La mostra
La mostra “MOTUS. Preistoria dell’Automobile”, presentata per la prima volta al grande pubblico al MAUTO di Torino, ripercorre le tappe salienti della ricerca del movimento autonomo da parte dell’uomo. Culmine di questo percorso è la vettura a tre ruote progettata e costruita da Karl Benz nel 1886: una carrozza spinta dal nuovo e rivoluzionario motore “a scoppio” che fa da spartiacque tra la storia e la preistoria dell’automobile.
Dalle civiltà antiche, greca ed egizia, all’Europa e all’America della Rivoluzione Industriale, attraverso il Rinascimento, l’esposizione si muove nello spazio e nel tempo, proponendo ricostruzioni di modelli funzionanti, antenati dell’auto, e istallazioni multimediali che ne spiegano il funzionamento.
Un progetto divulgativo appassionante per tutte le generazioni, dai più grandi ai più piccoli, che è sorretto da una solida base scientifica. Nella maggior parte dei casi, infatti, le ricostruzioni riproducono macchine e dispositivi giunti fino a noi solo attraverso fonti letterarie, la cui realizzazione è quindi frutto di una minuziosa indagine sulle fonti storiche e iconografiche.
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Presenti in mostra, tra gli altri, la “Ruota di Ur” (Mesopotamia, III millennio a.C.), la “Torre mobile da assedio” (Rodi, 304 a.C), il “Teatrino mobile” di Erone (Alessandria d’Egitto, 50 d.C), il “Carro automotore” di Leonardo da Vinci (1478-1485) e il “Velocimano” (Italia, 1819).
Nata da un’idea del Museo Galileo di Firenze e del Museo del Sidecar di Cingoli (Macerata), “MOTUS. Preistoria dell’Automobile” è a cura di Giovanni Di Pasquale, storico della scienza e della tecnologia antiche e vicedirettore scientifico del Museo Galileo, e Costantino Frontalini, direttore del Museo del Sidecar. È coprodotta dal Museo Galileo e Civita Mostre e Musei in collaborazione con il MAUTO. Le ricostruzioni sono realizzate dal Museo del Sidecar, mentre si deve al Laboratorio Multimediale del Museo Galileo la produzione delle animazioni 3D e allo studio creativo camerAnebbia di Milano quella degli exhibit interattivi.
