La mostra
Nelle sale espositive del Castello Reale di Varsavia apre la mostra dedicata alla pittura di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1571-1610), con oltre quaranta dipinti degli artisti influenzati dalla sua rivoluzione figurativa. La mostra rende omaggio alle ricerche e alla straordinaria collezione di Roberto Longhi (1889-1970), una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo, di cui ricorre nel 2020 il cinquantenario della scomparsa. Allo storico dell’arte Roberto Longhi dobbiamo la riscoperta dell’opera di Caravaggio, all’epoca uno dei pittori “meno conosciuti dell’arte italiana”, cui dedicò la sua tesi di laurea, discussa con Pietro Toesca all’Università di Torino nel 1911. Una scelta pionieristica, che dimostra come il giovane Longhi seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi, così da intenderlo come il primo pittore dell’età moderna.
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In mostra è esposto uno dei capolavori di Caravaggio, acquistato da Roberto Longhi alla fine degli anni Venti: il Ragazzo morso da un ramarro, databile al 1596-1597, all’inizio del soggiorno romano di Caravaggio, e già ammirato dai contemporanei per la “diligenza” con cui ha reso il brano della natura morta con la caraffa trasparente e i fiori.
L’esposizione è promossa dalla Presidenza della Repubblica di Polonia, dal Ministero della Cultura, del Patrimonio Nazionale e dello Sport della Repubblica di Polonia e dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi. È curata da Maria Cristina Bandera, Direttore scientifico della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, e da Artur Badach e Zuzanna Potocka-Szawerdo, Curatori del Castello Reale di Varsavia e organizzata da Civita Mostre e Musei.