La mostra
Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese è la prima rassegna dedicata all’artista veronese e si collega idealmente alle analoghe manifestazioni promosse dalla Direzione Musei Civici di Verona e dedicate a Mantegna (2006-2007) e a Paolo Veronese (2014), completando una sorta di trilogia sul Rinascimento veronese.
La grande mostra, allestita negli spazi monumentali del Palazzo della Gran Guardia, presenta l’evoluzione di Giovan Francesco Caroto (1480 circa-1555) seguendolo dagli esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista.
Oltre 100 opere provenienti da alcune delle più prestigiose collezioni italiane e internazionali formano un percorso espositivo articolato in 9 sezioni, arricchite da 3 innovative istallazioni multimediali con proiezioni e ricostruzioni immersive di contesti.
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Per rendere ancora più fruibile la visita è stato previsto un supporto didattico accessibile tramite App in italiano ed inglese, oltre ad una ricca proposta di percorsi didattici pensati per tutti i pubblici.
Alla mostra si lega infine un itinerario nella città di Verona nei luoghi e nelle chiese che custodiscono quelle le testimonianze artistiche e quelle le opere di Caroto e del Rinascimento veronese che possono essere apprezzate nel loro contesto d’origine.
Promossa dal Comune di Verona, attraverso i Musei Civici – Museo di Castelvecchio con il Patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, il Castello Sforzesco di Milano e il Palazzo Ducale di Mantova come partner scientifici con la collaborazione del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona, la mostra è coprodotta da Civita Mostre e Musei ed è sostenuta dai contributi di Airbnb, Fondazione Città Italia, Soroptimist Club di Verona e la sponsorizzazione tecnica di ERCO. Media Partner: Radio Monte Carlo, Internazionale, Finestre sull’Arte, Creation, PSC Promos Comunicazione. La rassegna è e curata da Francesca Rossi (Direttrice dei Musei Civici di Verona), Gianni Peretti (Storico dell’arte), Edoardo Rossetti (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Scuola Universitaria Professionale Svizzera Italiana – SUPSI, Lugano).
Oltre ai curatori il Comitato Scientifico comprende anche: Antonella Arzone , Margherita Bolla, Luca Fabbri , Maria Teresa Franco Fiorio , Stefano L’Occaso, Sergio Marinelli, Paolo Plebani, Alessandra Zamperini.