Richard Avedon. Relationship a Palermo
La mostra Richard Avedon. Relationship è a cura di Rebecca Senf, responsabile della collezione del Center for Creative Photography ed è promossa dal Comune di Palermo, prodotta e organizzata da Skira Editore e da Civita in collaborazione con il Center for Creative Photography (Università dell’Arizona), la Richard Avedon Foundation, con il supporto di The Museum Box, e ha due importanti main partner: Ferrovie dello Stato Italiane e Vogue.
L’arte di Richard Avedon
In mostra 106 immagini, selezionate dalla collezione del Center for Creative Photography (CCP) di Tucson (USA) e dalla Richard Avedon Foundation (USA), che raccontano l’intero percorso artistico e professionale del fotografo statunitense; una selezione di ritratti e foto di moda per indagare il suo modo di raffigurare i soggetti e per raccontare il contributo unico che l’artista ha apportato al mezzo fotografico.
Richard Avedon ha effettivamente rivoluzionato il modo di fotografare le modelle, trasformandole da soggetti statici ad attrici protagoniste del set, mostrando anche il loro lato umano, dall’altro. Di particolare rilievo nella selezione i suoi sorprendenti ritratti di celebrità, in bianco e nero e spesso di grande formato, in grado di rivelare il lato psicologico più interiore della persona ritratta.
Percorso espositivo di Richard Avedon. Relationship
Il percorso espositivo della mostra Richard Avedon. Relationship è suddiviso in dieci sezioni e si costruisce attorno alle due cifre più caratteristiche della sua ricerca: le fotografie di moda e i ritratti; di entrambi i generi fotografici sono visibili i molteplici scatti che rivelano interessanti aspetti del processo creativo di Avedon.
Richard Avedon: biografia
Ritrattista e fotografo di moda, Richard Avedon (1923-2004) è nato e vissuto a New York. Nel 1942, Avedon si arruola nelle forze armate, prestando servizio per due anni come Photographer’s Mate Second Class nella marina mercantile USA, dopo i quali iniziò come fotografo professionista per immagini di moda, studiando con il direttore artistico Alexey Brodovitch presso la New School for Social Research di New York. A soli ventidue anni Avedon diviene un freelance, soprattutto per “Harper’s Bazaar”, di cui divenne il primo fotografo della rivista, che lascerà nel 1965 per “Vogue”, con cui collaborerà per oltre vent’anni.
La sua capacità di caratterizzare i grandi marchi, unita alla lunga collaborazione con Calvin Klein, Revlon, Versace e decine di altre aziende, ha prodotto alcune delle campagne pubblicitarie più note della storia americana. Tutto questo gli ha fornito la libertà necessaria per sviluppare importanti progetti personali fortemente espressivi, come La famiglia (1976) o In the American West (1979-1985).
Sin dall’inizio della carriera, Avedon realizza ritratti formali per “Life”, “Look”, “Harper’s Bazaar” e per molte altre riviste. E nel 1992 diviene il primo fotografo del “New Yorker”, la cui estetica viene ridefinita anche grazie allo stile dei suoi ritratti. La sua prolifica produzione spazia anche alle pubblicazioni di libri di fotografia sin dal 1959, anno della pubblicazione il suo primo libro Observations, accompagnato da un saggio di Truman Capote.